Basta un poco di Milan e l''Atalanta va giu''. Pero''
con lode. La squadra di Colantuono non tradisce le aspettative dell''outsider
fastidiosa e tiene il campo per tutti i novanta minuti. Un colpo di testa di
Ambrosini decide il match nel cuore del primo tempo. L''ennesimo goal risolutore
del centrocampista fa pensare a Ronaldo. Abulico il brasiliano: in giro e''
tutto un parlare del futuro trio disegnato da lui, Kaka'' e Ronaldinho, senza
pensare che le fortune di questo Milan attuale vengono fatte molto spesso anche
dai gregari. Il numero 99 si perde nel marasma generale di San Siro: spreca un
gol, pasticcia con Oliveira (a proposito, un ben tornata alla sorella, che s''e''
messa infine alle spalle una brutta storia di rapimento), porta a termine un
paio di dribbling dei suoi e vine infine sostituito. Sempre bello a vedersi,
nonostante la pancetta di famiglia: al suo posto va il tribolato Gilardino.
Mentre Inzaghi Filippo continua a masticare gomma americana in panchina.
Con lode, si diceva dell''Atalanta: i nerazzurri non si scompongono alla corte
di San Siro. Nel primo tempo il Diavolo tiene palla, trova il vantaggio ma in
sostanza non incanta, complice anche l''assenza di Pirlo a meta'' campo a dare
respiro: gioca Brocchi che ha i muscoli di Kink Kong ma non certo la delicatezza
del compagno squalificato. Kaka'', allora, sembra imbrigliato e, nonostante le
contemporanee assenze di Ventola, Zampagna e Bombardini, la squadra ospite
arriva spesso e volentieri in area avversaria. Non che si ricordino interventi
prodigiosi di Dida, ma il portiere brasiliano e'' spessissimo chiamato alle
uscite sui reiterati cross. Per carita'': onore al merito anche del collega
Calderoni, bravissimo sulle conclusioni ravvicinate di Ronaldo e Oliveira.
Nella ripresa non va meglio: il Milan - incredibile ma vero - decide di
rintanarsi nella propria meta'' campo contro una squadra - di fatto - senza
attaccanti (al punto che Ancelotti aveva perfino scelto di non convocare Nesta).
Loria sfiora di testa, Doni ha un''occasione dalla distanza, Galliani cambia
posizione in tribuna. E'' un Milan che ha perso le bollicine da parecchio tempo,
ma certo e'' che se i tre punti appaiono preziosi in chiave Champions, il gioco
in campo continua a latitare.
"Non abbiamo fatto una grande partita - ammette lo stesso Carlo Ancelotti -,
nonostante qualche buona occasione nel primo tempo. C''e'' stata eccessiva
sofferenza nel finale, quando l''Atalanta ha cominciato a spingere: dobbiamo
cercare piu'' possesso, piu'' controllo". Si torna a bomba, la questione
Ronaldinho che forse incanta, forse distrae. Il tecnico e'' scettico: "Non c''e''
in atto nessuna trattativa perche'' non credo che il Barca voglia privarsi di un
tale campione. Se mai decidesse di farlo, il Milan potra'' dire la propria". Nel
frattempo tutti a riposo per dare spazio alla Nazionale di giocare. Al rientro
rientreranno gli infortunati Nesta, Serginho e Kaladze e (forse) sara'' un altro
Milan a vedersela all''Olimpico contro la Roma. |