Perde il Milan, e rallenta la sua rincorsa al quarto posto; ma
perde soprattutto nel confronto contro un'Atalanta ordinata, puntuale e
determinatissima che voleva vincere non solo per una dedica speciale al proprio
presidente Ruggeri ma anche per riprendere confidenza con una serie di risultati
che nelle ultime settimane non erano stati particolarmente soddisfacenti.
Nel primo tempo si vede solo il Milan, e l'Atalanta sembra letteralmente in
balia delle iniziative avversarie. Pirlo e Kakà giocano con grandissima velocità
lanciando ora Pato ora Gilardino e i difensori orobici si trovano in vera e
grande difficoltà.
Difficoltà che aumentano dopo che al 16' Gattuso, con un po' di carattere (bello
il modo in cui si conquista il tiro) e un po' di fortuna, (la testa di Doni
devia il pallone imparabilmente per Coppola), trova il vantaggio. Gli spazi
aumentano ancora, e Pato si sbrana un paio di occasioni importanti: una poi,
clamorosa. Solo davanti al portiere finisce per calciare sul fondo da posizione
favorevolissima.
Il Milan domina; e l'Atalanta, incassando almeno in parte il credito maturato e
non riscosso nella trasferta di Genova, trova il pareggio nell'unica conclusione
a rete del primo tempo. Langella, lanciato bene in area da Doni, finta il tiro
di sinistro e sbilancia tutta la difesa insaccando con un destro preciso sul
quale Kalac non interviene.
Nel secondo tempo la partita cambia repentinamente; nonostante l'uscita di Doni,
vittima di una contrattura, l'Atalanta mette da parte i timori e cresce
notevolmente esprimendo un gioco a tratti davvero piacevole. Simone Inzaghi
diventa un punto di riferimento prezioso per l'Atalanta e Langella ha una grande
opportunità dopo una splendida azione personale: ma è tutta la squadra che si
scopre rinfrancata e in grado di dare davvero fastidio agli avversari. Il gol è
la diretta conseguenza dei progressi atalantini: un errore di Kaladze spalanca
le porte dell'area di rigore a Simone Inzaghi che è molto bravo a cedere
generosamente a Tissone, ben sistemato in area. Il tiro è facile, e il gol è
meritato.
Sul 2-1, nonostante una timida reazione del Milan, è l'Atalanta a sfiorare il
terzo golm ancora con un calcio di punizione di Carrozzieri e soprattutto con
una clamorosa traversa di Tissone sulla cui ribattuta Floccari insacca, in
posizione però irregolare.
La pressione finale del Milan crea qualche momento di apprensione alla difesa di
Del Neri; ma non più di tanto. E il Milan in netto progresso si ferma, così come
l'Atalanta che cercava la vittoria dall'ormai lontano 5-1 contro il Napoli, si
riscopre vincente. E raggiunge a quota 25 Genoa e Palermo, scavalcando proprio
il Milan, fermo a 24 punti. |