Nelle intenzioni del Milan, e in particolare del presidente Berlusconi,
sarebbe toccato a lui il compito di sostituire Kakà nella posizione in campo
e nel cuore dei tifosi. Dopo un avvio promettente, però, Ronaldinho si è via
via spento e adesso starebbe meditando una soluzione clamorosa: il ritiro
dal calcio giocato a soli 29 anni. È quanto scrive Sport. «Ronaldinho -
scrive il quotidiano catalano - è cosciente del fatto che il suo declino
dipende totalmente dalla mancanza di motivazioni e di nuove sfide. Il suo
modo di comportarsi è da ex calciatore. Per questo, gli ronza in mente
l’idea di fare un passo decisivo e lasciare».
Un’idea che per Ronaldinho non sarebbe nuova. Il brasiliano, ex Pallone
d’Oro e Fifa World Player, aveva pensato di ritirarsi già durante la sua
ultima e difficile annata al Barcellona, ma in quell’occasione fu il
fratello e agente, Roberto de Assis, a dissuaderlo. La proposta del Milan,
inoltre, convinse «Dinho» a cambiare idea ma Ancelotti prima e Leonardo
adesso gli hanno fatto «assaggiare» la panchina; in più Dunga, a meno di
clamorose sorprese, non lo convocherà per i Mondiali del Sudafrica. «A
Ronaldinho è finita la benzina - sottolinea ancora Sport -. La sua presenza
al Mondiale è più che un’utopia. E i sei milioni e mezzo che percepisce al
Milan non stanno servendo a fargli recuperare il sorriso». |